La rivoluzione
Incontri con Antonella Silvestrini
5 febbraio 2020: L’equilibrio
12 febbraio 2020: Il movimento
20 febbraio 2020: L’intervallo
Centro Culturale Aldo Moro, Cordenons (PN)
Ciclo di conferenze tenute da Antonella Silvestrini e introdotte da Sonia Venerus.
Mercoledì 5 febbraio alle ore 20,45 al Centro culturale Aldo Moro prende avvio un ciclo di conferenze, organizzato dall’Associazione la cifra, dal titolo “La rivoluzione”. A questo primo incontro sul tema “L’equilibrio” seguiranno il 12 quello su “Il movimento” e il 20 febbraio quello dedicato a “L’intervallo”. L’iniziativa è realizzata nell’ambito del nuovo progetto dell’Associazione intitolato “La rivoluzione della parola”.
Le conferenze saranno tenute da Antonella Silvestrini e introdotte da Sonia Venerus.
Il concetto di rivoluzione trae con sé la convinzione che il nuovo possa emergere solo ed esclusivamente a condizione che il vecchio venga abbattuto. Ogni fantasia di cambiamento poggia sull’assunto che il futuro debba necessariamente contrapporsi al passato. Fare piazza pulita, ripartire da zero, rifondare, proclamare che ciò che verrà sarà migliore di ciò che è stato sono gli slogan ricorrenti in ogni rivoluzione.
In questa dinamica circolare, il concetto di rivoluzione continua ad essere strettamente legato a quello di sacrificio solo che la vittima prende il posto del carnefice, con la conseguenza che nuovi stereotipi soppiantano i vecchi: di nuovo c’è ben poco, ciò che resta è lo stereotipo. L’avanzamento auspicato non si verifica. La tentazione di togliere di mezzo l’autorità nel nome di una presunta “libertà contro” ha quasi sempre sostenuto e avallato nuovi totalitarismi che non si differenziano, se non per piccole sfumature, dai precedenti.
La vera rivoluzione, la rivoluzione del pensiero e delle idee, che davvero porta con sé una trasformazione dell’individuo e della società, non si fonda su contrapposizioni. Non ha bisogno di rappresentare la violenza o di cancellare la storia. La rivoluzione delle idee si avvantaggia delle conquiste di chi ci ha preceduto, dell’arte, della cultura e delle opere che hanno contribuito a formare la società. E solo così promuove una lettura che, valorizzando, consenta di andare sempre oltre. Occorre pensare la rivoluzione come quel processo di valorizzazione in cui la responsabilità di ciascuno è necessaria affinché l’esperienza non sia vanificata e la storia non si ripeta. E questo vale sia nella scena politica internazionale sia nella storia familiare: nella vita di ciascuno. È nell’audacia di percorrere strade nuove, senza contrapposizioni, che si gioca la partita per un’altra qualità e un’altra libertà.
L’iniziativa rientra nel nuovo progetto dell’Associazione la cifra dal titolo “La rivoluzione della parola” con il sostegno di diverse aziende locali: Palazzetti, PMI, Tici, Libra, Tipolitografia Martin e Regìa comunicazione per l’impresa.
Per informazioni e prenotazioni è possibile telefonare allo 0434-208157, scrivere a associazionelacifra@gmail.com o visitare il sito www.pordenonecifrematica.com
L’ingresso è libero.