Dario Fertilio – Il virus totalitario

Dario Fertilio
Il virus totalitario

22 marzo 2018, ore 20,45

Conversazione con Antonella Silvestrini
Biblioteca Civica
Pordenone

Nell’ambito del progetto “La libertà intellettuale”

Il virus totalitario

Giovedì 22 marzo in Biblioteca Civica, incontro con Dario Fertilio, giornalista e scrittore

Cellule, infiltrazioni, diffusione virale: sono termini che provengono dalla biologia ma che nella storia e nella contemporaneità ricorrono per spiegare alcuni fenomeni, laddove s’instaura un totalitarismo. La fenomenologia del virus è simile a quella di tutti i totalitarismi, sia quelli del novecento sia quelli contemporanei del XXI secolo. L’esempio più evidente è l’islamismo radicale jihadista. È quanto afferma nel suo saggio “Il virus totalitario. Guida per riconoscere un nemico sempre in agguato” (Rubbettino editore) lo scrittore e giornalista Dario Fertilio che giovedì 22 marzo sarà a Pordenone alle 20,45 in sala Teresina Degan della Biblioteca Civica, ospite dell’associazione la cifra per presentare il libro, intervistato da Antonella Silvestrini. Fertilio in questo suo saggio svolge una lettura sociologica, filosofica e storica con la precisione del microscopio, isolando e mettendo a fuoco la capacità di replicazione e diffusione del virus totalitario. La lezione che se ne trae è che come avviene in medicina e in biologia, occorre innanzitutto imparare a riconoscere il virus.

L’uomo, secondo Fertilio, come subisce i processi virali biologici-organici così è sensibile a quelli sociali. Il meccanismo cui soggiace è il medesimo: il virus ha come proprio scopo di esistenza quello di espandersi e cannibalizzare quanto lo circonda. Infiltra il proprio acido nucleico in cellule sane e, di cellula in cellula, si diffonde. Ecco perché con i virus non è possibile alcuna pace o alleanza. Allo stesso modo, nessuna pace o alleanza è possibile con i totalitarismi, fenomeni parassitari vampireschi del materiale culturale, psicologico, sociale e politico contemporaneo. 

Scrittore e giornalista italiano di origine dalmata, Dario Fertilio è cresciuto a Milano dove si è laureato in lettere all’Università Statale. Ha iniziato il tirocinio di cronista al Corriere d’Informazione (edizione pomeridiana del Corriere della Sera diretto da Giovanni Spadolini) passando nel 1978 prima agli interni, poi alla redazione politica e infine a quella culturale del Corsera.

«Il virus non guarda in faccia nessuno, è figlio della guerra, perciò immaginare di poter arrivare a trattative di pace è illusorio, perché il virus per sua natura o si espande o inizia la sua recessione. La diffusione del totalitarismo avviene allo stesso modo parassitario, infetta e colonizza cellule culturali e sociali sane puntando a una propagazione senza limiti».

Con questo incontro l’associazione “la cifra” prosegue il progetto “La libertà intellettuale”.

L’appuntamento gode del patrocinio del Comune di Pordenone, e del sostegno degli sponsor Palazzetti, Autopiù, Libra, Regìa comunicazione per l’impresa, Tici, Tipolitografia Martin, PMI Projects Molding Ideas.

Per informazioni visitare il sito www.pordenonecifrematica.com o scrivere aassociazionelacifra@gmail.com